Torna alla pagina principale:

Homepage

Introduzione

Negli ultimi anni il tema delle bollette è diventato più cruciale che mai. Gli italiani si trovano a pagare alcune delle tariffe elettriche più elevate d’Europa, e per gli industriali la situazione risulta ancora più critica.

È chiaro che sia giunto il momento di rivedere i piani del sistema elettrico nazionale. Tuttavia, il dibattito pubblico è spesso inquinato da una propaganda al limite dell’imbarazzante, diffusa con lo scopo di screditare il nucleare e di promuovere un sistema basato al 100% sulle fonti rinnovabili, presentandolo come la soluzione ovvia e miracolosa. Ma quanto di questa narrativa regge davvero a un’analisi approfondita?

In questo articolo ti guiderò attraverso i complessi meccanismi che determinano le diverse voci presenti nella bolletta elettrica. Esamineremo i costi delle tecnologie di produzione elettrica, i cosiddetti "costi di sistema" e i prezzi di mercato. Inoltre, esploreremo i limiti tecnici di un sistema basato principalmente su fonti rinnovabili intermittenti.

Alla fine della lettura, sarai dotato degli strumenti necessari per navigare questa complessa tematica con una certa consapevolezza. Potrai così evitare di cadere vittima di semplificazioni fuorvianti e manipolazioni in malafede.

Indice

LCOE: una metrica troppo semplice

Il problema

Immagina di dover confrontare la convenienza economica di tre diversi mezzi di trasporto: una bicicletta, un'automobile e un autoarticolato.

Dopo qualche minuto di riflessione ti viene un’idea: per ciascun mezzo, sommare tutti i costi sostenuti durante la sua intera vita utile e dividerli per il numero di chilometri che prevedi di percorrere. Complimenti, hai appena applicato il Levelized Cost of Driving (LCOD).

Finiti i calcoli, ottieni i seguenti ipotetici risultati: